L’isola di Salina è al secondo posto nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano
9 Giugno 2011 Notizie SalinaLa Sardegna si conferma la regione con la media più alta di vele (3,51) migliorata ancora rispetto a quella dell’anno scorso (3,4) e vede anche una nuova entrata nella rosa del punteggio più alto, Villasimius (CA) che si aggiunge a Posada (NU), Bosa (NU) e Baunei (OG). Con Maratea (PZ) la Basilicata entra per la prima volta nell’Olimpo delle magnifiche cinque vele mentre ne esce la Liguria, dove le Cinque Terre quest’anno si fermano a 4 vele. Stabili la Toscana e la Puglia che piazzano tra le prime 14, rispettivamente, 3 e 2 località. Migliora ancora la Sicilia che conquista il secondo posto con l’Isola di Salina (ME) e vede sventolare le 5 vele anche a San Vito Lo Capo (TP) e Noto (SR). La vetta raggiunta per il secondo anno consecutivo da Pollica, la perla del Cilento, è ancora più significativa in un contesto, come quello campano, che paga una cattiva gestione del territorio martoriato dalle ecomafie, tra abusivismo edilizio, rifiuti e mala depurazione e che retrocede nella classifica regionale della Guida Blu, passando da una media di vele di 2,69 del 2010 a 2,34 di quest’anno. Nel corso della presentazione dell’undicesima edizione della guida è stato ricordato l’impegno di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre dello scorso anno in un attentato di sospetta matrice camorristica. Pollica, infatti, rappresenta una vera eccellenza nella regione, esempio virtuoso di come sia possibile fare economia e al tempo stesso salvaguardare le risorse naturali e paesaggistiche anche in un territorio difficile. Assieme alle vicine località costiere di Acciaroli e Pioppi, il piccolo centro (poco più di 2mila abitanti) è diventato un punto di riferimento per il sistema di raccolta differenziata e per lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili in Campania ed è stato scelto anche come sede dell’Osservatorio permanente della Dieta Mediterranea, riconosciuta qualche mese fa dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Al secondo posto si piazza l’Isola di Salina (Me) nell’arcipelago delle Eolie con i tre comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa, dove le amministrazioni hanno portato avanti numerose iniziative di salvaguardia ambientale incrementando la raccolta differenziata (percentuale di raccolta fra le più alte della Sicilia con il 30%), il verde pubblico, la pulizia delle spiagge e dotandosi di sistemi sempre più efficaci di certificazione ambientale. Precedente