Alicudi: un viaggio a ritroso nel tempo
21 Aprile 2017 Notizie Eolieortaggi coltivati negli ampi terreni che stanno in cima. Ogni cosa, ad Alicudi, ha il sapore della genuinità, di quegli odori e quei colori che noi “cittadini” abbiamo ormai dimenticato da tempo.
Alicudi non ha strade, si estende in altezza attraverso viottoli e mulattiere, fino al monte Filo dell’Arpa.
Il porticciolo, in cui arrivano giornalmente navi ed aliscafi (pochissimi), è il posto più “attivo” dell’isola. E’ lì che, alle 10, ha inizio la giornata. Gli abitanti si ritrovano puntualissimi ad attendere la prima nave carica di viveri, giornali, cassette d’acqua e cose essenziali. All’inizio del paese ci sono due market e qualche ristorantino, facilmente raggiungibili.
Per tutto il resto, invece, ci sono solo salite.
Le spiagge dell’isola sono caratteristiche, con ciottoli e scogli, e per raggiungerle esistono sentieri e mulattiere. Esistono anche viottoli che permettono di arrivare sulla cima, costellata da distese di felci, erica ed arbusti. Se sarete fortunati, riuscirete anche a vedere qualche falco pellegrino o qualche pellicano che compare di solito in primavera ed autunno.
Sull’isola esistono diverse case che offrono alloggi e servizi di tipo B&B.
Per lo più sono gestite dagli abitanti che, oltre a farvi dormire, vi offriranno cene e pranzi squisiti. Le case sono le tipiche “eoliane” con bianche colonne e viste spettacolari sul mare. Ad Alicudi riscoprirete la bellezza del silenzio, del cinguettio degli uccellini.
I rumori, su quest’isola, sono solo dolci brezze ed onde del mare che si infrangono sugli scogli.
Non esistono né macchine né motorini e gli unici “mezzi” autorizzati sono muli ed asini. Nelle sere più calme, riuscirete perfino ad ammirare l’intera costa settentrionale della Sicilia e, se lo Stromboli fuma, anche le scie di fuoco del maestoso vulcano.
Veronica Crocitti ( www.scordcidimondo.it)