Salina: divieto di dimora in Sicilia e Calabria per un marocchino e un malfitano, i 2 gestivano lo spaccio al dettaglio sull’isola

17 Maggio 2019 Salina News - Eolie News

Legione Carabinieri ” Sicilia” / Comando Provinciale di Messina

COMUNICATO STAMPA del 17 maggio 2019

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina hanno eseguito una misura cautelare personale del divieto di dimora nelle regioni Sicilia e Calabria a carico di due soggetti, residenti sull’isola di Salina, S.R. di anni 36, di origini marocchine e L.M. di anni 25, originario di Malfa, ritenuti responsabili didetenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Barcellona P.G. – ufficio G.I.P. su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore, Dott. Emanuele Crescenti; nello specifico le indagini condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Santa Marina Salina e coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Milazzo (ME) sotto la costante direzione del Sost. Proc. Dott.ssa Sarah Caiazzo, titolare del fascicolo processuale, sono state avviate nel 2017, nel pieno della stagione estiva, quando l’Isola diviene meta di giovani, turisti e vacanzieri.

Le indagini, condotte per cinque mesi dapprima attraverso attività tradizionali d’indagine e successivamente con l’ausilio di attività tecniche di intercettazioni hanno consentito di documentare e riscontrare diversi episodi di spaccio, alcuni commessi in concorso dai due destinatari della misura.

I due uomini gestivano lo spaccio al dettaglio sull’Isola di Salina, adoperandosi di volta in volta a cambiare la tecnica di cessione dello stupefacente: dalla consegna a domicilio alla presenza costante nei luoghi di aggregazione, come la frazione Lingua o il centro del comune di Malfa.

Nel corso dell’attività sono stati recuperati circa 15 grammi di hashish e 3 grammi di cocaina a seguito dei controlli ai diversi assuntori.

Al termine delle notifiche i due giovani sono stati portati sulla terraferma per dare esecuzione alla misura cautelare del divieto di dimora.