Vulcano fu per gli antichi l’isola sacra al dio Efesto, da cui il nome antico Hieria; successivamente i romani ribattezzarono il dio Efesto col nome di Vulcano, da qui l’isola prese quello che ancora oggi è il suo nome.
La sua attività vulcanica suscitò l’interesse degli autori antichi classici e ne accese la fantasia, alcuni ne diedero descrizione precisa altri mitiche, è l’unica isola dell’arcipelago fino ad oggi a non aver restituito alcuna testimonianza certa di insediamenti umani nell’antichità, pare infatti che a causa della sua continua attività vulcanica, nessuno abbia avuto il coraggio di abitarla, non è più cosi ai giorni nostri.
L’isola fu originata da quattro vulcani:
- Lentia
- Vulcano del Piano
- la Fossa
- Vulcanello
Vulcano è la più meridionale delle isole Eolie, dista solo 1000m da Lipari, da cui è separata da un canale poco profondo.
Arrivando a Vulcano ci si rende conto di come tutto quello che è stato edificato dal ’60 del XX secolo sorga alle pendici del Gran Cratere (o fossa di Vulcano) l’unico cratere ancora attivo, oggi monitorato con sofisticati strumenti di rilevamento e di periodiche campagne di misurazione che forniscono dati sulla deformazione del suolo, sulla sismicita’, le anomalie gravimetriche causate da infiltrazioni di magna nel suolo, le temperature e la composizione delle fumarole e delle acque termali.
Si approda a Vulcano
Dal Porto di Levante, dove si scorge subito il Faraglione Grande, e il più piccolo Faraglione di Levante, presso il quale si trova l’area termale, frequentata sin dall’antichità per le proprietà terapeutiche dei suoi fanghi del suo mare, riscaldato naturalmente da una moltitudine di piccole fumarole.
I due faraglioni, antichi coni eruttivi sono percorsi da un vero e proprio dedalo di tunnel e grotte, oggi purtroppo pericolanti e quindi impossibili da visitare, da cui fino alla fine dell’800 estraevano allume e zolfo, secondo alcuni studiosi tali cavita’sarebbero tombe preistoriche riutilizzate solo successivamente dai minatori a uso abitativo.
Tutto intorno ai faraglioni si estende la zona geomineraria, si consiglia di visitarla con una guida e di risalire lungo ciò che resta del faraglione piccolo per raggiungere la grande pozza, scavata artificialmente anni addietro, è oggi colma d’acqua e di fanghi sulfurei dotati di proprietà terapeutiche per la cura di malattie dermatologiche e reumatiche.
Poco oltre si estende un tratto di spiaggia costellata da piccole fumarole sottomarine, è davvero emozionante osservare, facendo snorkeling, lo spettacolo delle mille colonnine di bollicine d’acqua che risalgono fra le pietre e la sabbia del fondale.
Una delle più interessanti escursioni che si possono effettuare sull’isola di Vulcano quella che ha come meta il cratere del vulcano, da lassù si osserva uno straordinario panorama tra i più impressionanti ed emozionanti dell’arcipelago, che spazia dalle voragini sottostanti fino al canale delle Bocche di Vulcano, che separa l’isola di Lipari.
Foto n.1 e n. 4 di: Wikipedia