Lipari:sara’processato il figlio di De Benedetti per omissione di soccorso
15 Luglio 2011 Cronaca EolieSi legge su notiziariodelleeolie.myblog.it: «Rodolfo De Benedetti, 50 anni, nativo di Torino, amministratore delegato di Cir e Cofide, dovrà comparire alla sezione distaccata del tribunale di Lipari il prossimo 13 ottobre 2011. È difeso dall’avvocato Fabrizio Siracusano. L’udienza è stata fissata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Pietro Campanella, funzionario giudiziario Roberto Fraumeni). La vicenda del mancato soccorso risale al 9 agosto del 2007. De Benedetti junior a bordo del suo yacht navigava al largo di Stromboli. Esattamente a un miglio a est dal molo di Scari. Una imbarcazione aveva lanciato un sos perché stava andando completamente alla deriva e la Guardia costiera aveva richiesto l’intervento di soccorso allo yacht di De Benedetti. Ma l’imprenditore torinese – stando al capo d’imputazione – si sarebbe rifiutato». Interpellati sulla vicenda, i portavoce della famiglia De Benedetti confermano l’esistenza dell’indagine ma forniscono, attraverso una nota dell’avvocato Siracusano, una versione dei fatti assai diversa. «La vicenda risale all’estate di quattro anni fa. Il dottor De Benedetti si trovava a bordo di un gommoncino in prossimità di una spiaggia di Stromboli con sua moglie, due delle sue figlie e una loro amica. Dal molo di Scari un uomo, che non si era in alcun modo qualificato, lo aveva invitato in modo concitato ad avvicinarsi alla riva e pretendeva un passaggio per raggiungere un’altra imbarcazione». «Il dottor De Benedetti ha preferito non accogliere la richiesta, non avendo inteso la ragione della stessa (che non gli venne mai riferita) né avendo percepito che l’uomo fosse un rappresentante della Guardia costiera. L’uomo, infatti, non sembrava indossasse alcuna divisa che lo rendesse facilmente distinguibile, né aveva detto che doveva raggiungere un’imbarcazione in avaria. È del tutto evidente che non c’è stata alcuna omissione di soccorso. Riteniamo, pertanto, che le accuse formulate nei confronti del dottor De Benedetti siano del tutto infondate e riponiamo piena fiducia nella giustizia».