Lipari: l’isola brucia, a Quattropani è emergenza, fuoco tra le case
12 Luglio 2017 Cronaca EolieDanni ingentissimi anche alle colture. 30 ettari di macchia mediterranea ridotti in cenere. Vigneti, orti e alberi secolari distrutti dalle fiamme. Sarà richiesta la calamità naturale. Un incendio cosi’ catastrofico non si ricorda a memoria d’uomo.
Encomiabile il lavoro dei vigili del fuoco, della forestale, dei carabinieri e dei tanti abitanti di Quattropani che in tutti i modi si sono adoperati per salvare il salvabile. I militari dell’arma al comando del luogotenente Francesco Villari in serata sono stati gli ultimi a lasciare Quattropani. A coordinare gli interventi nella borgata vi sono stati anche il sindaco Marco Giorgianni ed il vice Gaetano Orto. Il piu’ era stato fatto anche se ancora qualche focolaio covava….
—Giornata nera per Quattropani, sia di notte che di giorno per un incendio doloso che ha pochi precedenti e ha messo letteralmente in ginocchio la verde borgata dell’isola, tanto che piu’ di qualcuno dovrà mettersi la mano sulla coscienza.
Non sono bastati 10 ore di fiamme che dall’una di notte si erano sviluppate in due punti di Tivoli e poi spente grazie all’intervento di vigili del fuoco, forestale, carabinieri e tanti, tantissimi volontari, intorno alle 10 del mattino.
Nel pomeriggio il fuoco ha di nuovo minacciato la parte alta di Quattropani fino a raggiungere diverse abitazioni. Nella borgata tra la gente è stato panico generale. Le fiamme altissime sospinte dal vento si sono propagate per buona parte della frazione. Complessivamente il fuoco ha interessato circa 15 ettari di terreno anche coltivato con danni ingentissimi. Le ceneri – si pensi – sono arrivate fino alla spiaggia di Canneto ed al centro di Lipari. Anche nel pomeriggio intorno alle 16 è giunto un canaider per bombardare con i gettiti di acqua di mare i punti piu’ impervi della piu’ alta borgata di Lipari.
L’INTERVENTO
di Paola Martinotti
Gli incendi che stanno devastando la nostra isola mi porta ad alcune considerazioni per non restare troppo triste da sola e vedere come si può provvedere per porre fine a questi scempi opera di poveri disgraziati insonni…Ma sarà poi così?!!…Mi rifiuto di credere a questa ipotesi perché so quanto i contadini,gli abitanti in genere,amano la loro terra.Bellissima…in passato obiettivo per tanti predatori.Si è sempre difesa con coraggio e dignità.Non si è mai lasciata corrompere da invasori,ha cercato con tutte le sue forze di preservare la bellezza di questa natura che no. possiamo chiamare nostra perché ci è stata affidata dal Signore in custodia,come dice saggiamente,Papa Francesco.
E così dovremmo fare!La bellezza della natura non si può RICREARE! Con tutta la nostra buona volontà non potremo mai rifare tutto il verde che sta andando in fu mo …Possiamo preservare,cercate di trovare .anche se sarà impresa ardua,i colpevoli di questa distruzione.Urge formare un gruppo.i diversi gruppi di persone che controlli no il territorio e denuncino se vedono questi mostri in azione!..
Non possono considerarsi uomini coloro che compiono simili gesti!Gli alberi sono esseri VIVENTI come noi!Dice un proverbio cinese:-)Albero piantato con amore,nessun vento abbatte. Il vento ama le sue piante,il vento che soffia forte quasi sempre le brucia quando dietro c’è la mano di qualcuno che non sa dove abita e nemmeno sa cos’è la Natura,la Bellezza,la Vita! Speriamo di poter fermare questa emergenza che ci fa male,che sembra quasi bruciare una parte di noi e ci rende così tristi e impotenti difronte ad un tale scempio!
( Fonte Il Notiziario delle Isole Eolia)