In seguito ai lavori di messa in sicurezza del porto,l’economia di Filicudi è in ginocchio
7 Agosto 2011 Cronaca EolieI fatti lo dimostrano e peggiorano una già precaria convivenza sociale minata da atti vandalici. Fenomeno, in un’isola di pochi abitanti, stranamente, sempre presente. Gli isolani vivono una situazione di estremo disagio: «Non ci stiamo – hanno scritto – a fare chilometri tra il porto principale e quello di Pecorini perché gli agenti Siremar ed Ustica Lines decidono di bigliettare ad otto km di distanza. Non ci stiamo – proseguono – a sobbarcarci costi più elevati dei biglietti o a veder maltrattati turisti che sulla scala dell’aliscafo vengono costretti a non imbarcarsi perché sprovvisti di titolo di viaggio da personaggi che non solo non sono del luogo ma che si comportano come se avessero un ruolo istituzionale che non hanno». Ed ancora, «non ci stiamo – scrivono – a pagare la benzina a prezzo improponibile nell’unico distributore dell’isola che in assoluto regime di monopolio decide come, quando ed a quale costo rifornire l’isola». Da qui l’invito al sindaco, nel pieno della stagione, a prendere provvedimenti «aiutando anche il presidente della Circoscrizione il cui ruolo è continuamente ostacolato da più parti». E’ stato richiesto, pertanto, di ripristinare gli attracchi al porto principale almeno per agosto e se non fosse possibile «obbligare gli agenti marittimi a spostare le agenzie in prossimità dello scalo di Pecorini e ad istituire un servizio navetta». Ma i sessanta firmatari hanno anche chiesto a Bruno di sollecitare le forze dell’ordine affinchè «facciano rispettare le norme sulla circolazione stradale e le isole pedonali, e che si indaghiper individuare i responsabili dei numerosi atti vandalici e intimidatori». “