Alicudi: i carabinieri recuperano monili rubati in chiesa, denunciato un ventenne

8 Settembre 2015 Cronaca Eolie

 

Immediatamente scattavano le indagini del caso, coordinate dai militari della locale Stazione, che interessavano i limitrofi presidi dell’Arma presenti sia nell’arcipelago eoliano che sulla terraferma, al fine di accertare l’eventuale versamento dei predetti monili presso i compro oro presenti nei rispettivi territori di competenza. La prontezza e l’efficacia della strategia d’azione permetteva così di avere un riscontro positivo .

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Infatti nella mattinata del 2 settembre veniva rinvenuta una prima porzione di refurtiva grazie ai militari della Stazione di Lipari che presso un compro oro ivi presente riuscivano a rinvenire un anello e tre orecchini, provento del predetto furto, che erano stati deliberatamente ed abilmente danneggiati al fine di renderne difficoltoso il riconoscimento e per i quali era stato ricevuto un “corrispettivo” di circa € 30,00. Questo però non sottraeva impegno all’azione di ricerca dei Carabinieri di Filicudi che il 5 settembre successivo, d’intesa con i militari della Stazione di Milazzo, accertavano che il precedente 1 settembre altri monili in oro, nello specifico cinque orecchini e due anelli, perfettamente combacianti con quelli oggetto di ricerca, erano stati versati presso un compro oro di Milazzo, questa volta in perfette condizioni, a fronte di un “corrispettivo” di € 200,00.

Recuperati i predetti beni, gli stessi venivano posti in visione a Padre Giuseppe La Rosa, che da circa un anno officia le funzioni presso la Chiesa di Alicudi, il quale riconosceva tutti i monili senza alcun’ombra di dubbio.

A quel punto è stato semplice per gli operanti identificare gli autori del reato, proprio in merito all’obbligo per i titolari di dette attività di registrare i documenti di coloro che “cedono” oro in cambio di danaro, ed è pertanto scattata una denuncia penale per il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) un ventenne di Lipari, già noto alle Forze dell’Ordine.

Gli oggetti recuperati sono stati quindi sottoposti a sequestro e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della restituzione agli aventi diritto.